Schweigt stille, plaudert nicht, nota anche come Kaffeekantate (Cantata del Caffè), è una cantata profana di Johann Sebastian Bach, scritta tra il 1732 e il 1734.
Johann Sebastian Bach, (Eisenach, 31 marzo 1685 secondo il calendario gregoriano, 21 marzo 1685 secondo quello giuliano – Lipsia, 28 luglio 1750), è stato un compositore, organista, clavicembalista e maestro di coro tedesco del periodo barocco, di fede luterana, universalmente considerato uno dei più grandi geni nella storia della musica. Le sue opere sono notevoli per profondità intellettuale, padronanza dei mezzi tecnici ed espressivi e bellezza artistica.
Bach operò una sintesi mirabile fra lo stile tedesco (di cui erano stati esponenti, fra gli altri, Pachelbel e Buxtehude) e le opere dei compositori italiani (particolarmente Vivaldi), dei quali trascrisse numerosi brani, assimilandone soprattutto lo stile concertante. La sua opera costituì la summa e lo sviluppo delle svariate tendenze compositive della sua epoca. Il grado di complessità strutturale, la difficoltà tecnica e l’esclusione del genere melodrammatico, tuttavia, resero la sua opera appannaggio solo dei musicisti più dotati e all’epoca ne limitarono la diffusione fra il grande pubblico, in paragone alla popolarità raggiunta da altri musicisti contemporanei come Telemann o Händel.
In questa cantata di argomento umoristico, un padre rimprovera la figlia di essere dedita al terribile vizio di bere caffè, ammonendola che se non smetterà di berlo, non le permetterà di sposarsi. La fanciulla ubbidisce all’ordine paterno, si sposa… ma nel contratto di matrimonio pone la clausola che, dopo essersi sposata, potrà bere tutto il caffè che vuole. Un coro introduce e commenta tutto quanto.
Testi: Wikipedia: http://it.wikipedia.org/wiki/Johann_Sebastian_Bach
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