Il Caffè per gli occidentali ha tre secoli di storia ma in Oriente la nera bevanda, decantata per i suoi poteri eccitanti e stimolanti, pare abbia origini antichissime testimoniate in molte leggende arabe. Il personaggio più noto di tali narrazioni è il pastore Yemenita Kaldi.
E’ lui lo scopritore delle strane bacche rosse che, incautamente ingerite dalle sue pecore, diedero loro una strana vivacità. Narra la legenda che il profeta Maometto apparsogli in sogno, gli consigliò di far bollire le bacche e di berne l’acqua ottenuta promettendogli vitalità e forza.
Comunque avvenne la scoperta, gli storici sono concordi sul fatto che la pianta del caffè nacque in Africa, in una regione dell’Etiopia (Kaffa) e di lì si diffuse in Arabia, dove ebbe un enorme sviluppo grazie alla proibizione del Corano di bere alcolici ed il caffè divenne un ottimo sostituto. La parola “caffè” proviene proprio dall’arabo “qahwa” che significa l’eccitante, lo stimolante.
Il Caffè fece invece la sua comparsa in occidente nella seconda metà del seicento. Agli inizi del XVIII secolo gli olandesi, primi violatori del protezionismo arabo, rubarono grani di caffè e crearono piantagioni nelle loro colonie, sviluppando un commercio molto proficuo e diventando in breve tempo fornitori dei paesi europei.
La Storia indica nel 1727 la data dell’ingresso del caffè in Brasile. Fu Francisco De Melo Palheta, allora giovane ufficiale brasiliano, a ricevere in dono dalla sua amante, moglie del governatore francese di Caienna, dei rami di caffè in fiore. In ricordo della sua passione egli piantò gli arbusti nel proprio paese, da allora il Brasile diventerà il maggiore produttore al Mondo.
In Europa la nascita delle prime botteghe del caffè, fa dilagare la moda ed i “Caffè” di Parigi, Vienna, Budapest, Roma, Milano diventano i più importanti centri intellettuali del settecento e dell’ottocento, contrassegnando l’epoca in cui gli uomini di cultura, politici, artisti e belle donne si ritrovavano per discutere, fare politica, scrivere e…sorseggiare la nera bevanda.